struttura CHIUSA

foto della tradizione Storia e curiosità

II Rifugio degli Alpini è stato costruito nel 1973 ed è di proprieta dell’Associazione Nazionale Alpini. Non si tratta di un bivacco, ma di un rifugio gestito, dotato di bar, ristorazione e camerate. E' situato ad un'altitudine di 1560 m s.l.m. ed è raggiungibile con l’auto. E' gestito da Quattrociocchi Gino e da Fiori Barbara, pronti ad accogliere i clienti in qualsiasi stagione. E' aperto tutto l'anno nei giorni festivi e prefestivi.

I nostri piatti per il Menù della Sibilla

Zuppa di lenticchie (Disponibile tutto l'anno)
II fiore all’occhiello della produzione agricola della zona è la lenticchia di Castelluccio, coltivata negli incantevoli piani, ad altitudini che arrivano fino a 1500 m. E' per questo che nella nostra tavola non manca mai questo legume, con cui cuciniamo una sostanziosa zuppa, arricchita con salsicce locali. E’ il piatto forte del rifugio e potete gustarle ad ogni ora, magari come giusta ricompensa dopo una faticosa escursione sulle creste dei Sibillini.

foto degli ingredienti di qualità Cosa c'è nel piatto

I prodotti utilizzati... 

La lenticchia di Castelluccio (“la lenta” come la chiamano i castellucciani) è una produzione tradizionale di questo angolo dell’Appennino Centrale. Viene coltivata secondo un metodo antico e tradizionale, che non prevede l’uso di sostanze chimiche. Una volta sfalciata la lenticchia finisce la sua maturazione sul posto, raccolta in piccoli covoni disposti sul campo dove rimane per qualche giorno, prima che venga trebbiata. Ancora oggi \“la lenta\” viene accuratamente pulita a mano (“pulitura a dito”) per evitare che nel piatto finiscano sassi o altri corpi estranei. La famosa fioritura di Castelluccio è un fenomeno dovuto alla totale assenza di additivi o pesticidi chimici nelle coltivazioni del piano. I fiori sgargianti che colorano i piani, infatti, sono comuni piante infestanti che nascono naturalmente accanto alla piantina di lenticchia: papaveri, fiordalisi, margheritoni e senape selvatica. Proprio la presenza di questi fiori garantisce alla lenticchia il giusto livello di umidità che la rende morbida e fragrante.

...e i loro produttori  

Agriturismo Il sentiero delle Fate di Sara Coccia

Il luogo di produzione  

Castelluccio di Norcia (PG)

Questi prodotti aiutano la biodiversità

La pratica agricola tradizionale, senza l'uso di diserbanti, pesticidi e concimi chimici, favorisce la presenza di una grande varietà di specie vegetali, che generano le spettacolari fioriture policrome per cui i Piani di Castelluccio sono noti nel mondo. Anche la varietà di specie animali è indubbiamente favorita da tali condizioni. In particolare la presenza di molte specie di insetti rappresenta la condizione necessaria per la presenza di altre specie animali, soprattutto uccelli, che di essi si nutrono. Specie simbolo di questo ambiente è la Starna, un galliforme molto diffuso in passato, la cui stirpe italiaca è considerata ormai scomparsa. In genere la starna vive in ambienti in cui si pratica un'agricoltura tradizionale e per questo ha colonizzato i Piani di Castelluccio, nonostante si trovino ad una altitudine inconsueta per la specie. Altre specie caratteristiche degli ambienti agricoli di questo tipo sono diversi passeriformi granivori e insettivori e piccoli rapaci, quali il Gheppio e il Grillaio. Quest'ultimo, specie di interesse comunitario, nel periodo primaverile migra dall'Africa all'Italia meridionale, ove nidifica. Prima di tornare in Africa per l'inverno i Gsrillai si spostano verso il centro Italia per trovare, in luoghi come i piani di Castelluccio, la fonte alimentare per intraprendere il lungo viaggio di ritorno.

 

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